Teatro Torino spettacoli: Carignano, Gobetti, Fonderie

Programmazione teatrale torinese, stagione 2022/2023

Per quanto riguarda il nuovo cartellone del Teatro Stabile di Torino, che include i teatri Carignano, Gobetti e Fonderie Limone Moncalieri, possiamo iniziare con alcune informazioni utili.

Direttore artistico, Valerio Binasco, con la collaborazione del regista Filippo Dini, i giovani talenti Kriszta Székely e Leonardo Lidi.

Programmazione del Teatro Stabile di Torino per la prossima stagione, 2022/2023. Il calendario degli spettacoli abbraccia i teatri Carignano, Gobetti, Fonderie Limone Moncalieri. In programma 66 titoli, suddivisi tra la sede e in tournée. Incluse 20 produzioni, 30 spettacoli ospiti e 17 allestimenti per il tradizionale festival “Torinodanza”.

Spettacoli d’inaugurazione nei tre teatri TST (2022/2023)

Teatro Carignano
Si parte con “Il Crogiuolo”, dal 3 al 23 ottobre 2022. Segue “Edificio 3”. Chiude lo spettacolo “Lazarus” dal 6 al 18 giugno 2023.

Teatro Gobetti
L’esordio stagionale sul palco è affidato a “Dulan la sposa”, dall’11 al 30 ottobre 2022. In chiusura di stagione prima parte, “Il mercante di luce”, dal 23 al 28 maggio 2023.

Fonderie Limone Moncalieri
Dal 29 al 30 ottobre “Bros” inaugura la stagione invernale di Moncalieri. In chiusura, “Une mort dans la famille” dal 13 al 15 maggio 2023.

Prezzi biglietti / abbonamenti Teatri

  • Ingressi singoli
    Carignano: da 26 a 37 euro
    Gobetti, Fonderie Limone: da 25 a 28 euro
  • Abbonamenti
    Ve ne sono di ogni tipo, anche solo per quattro spettacoli. I prezzi vanno da 50 a 252 euro, a seconda del teatro e del posto. Previste riduzioni.

Biglietteria Teatro Stabile Torino
Piazza Carignano, Torino (presso il teatro)
Telefono 011 5169555
Numero Verde 800235333
Email biglietteria@teatrostabiletorino.it

Indirizzi dei teatri
Teatro Carignano, piazza Carignano 6, Torino
Teatro Gobetti, via Rossini 8, Torino
Fonderie Limone Moncalieri, via Eduardo De Filippo (angolo via Pastrengo 88), Moncalieri, Torino

Risorse

Teatro Carignano Torino

Seguono testi di precedenti stagioni

2021-2022
Terminata la passata stagione in modo inusuale per l’emergenza sanitaria, gli organizzatori hanno comunque presentato la successiva, che sarà più “ricca” della precedente.

2020-2021
Si parte con qualche precauzione: un primo periodo che arriva fino ai primi di gennaio. Man mano che la situazione evolverà saranno forniti altri aggiornamenti, con eventuali integrazioni.

2019-2020
Proviamo a dare i numeri.
Il pubblico potrà contare su 74 appuntamenti, suddivisi in 17 produzioni (9 sono nuove), 38 spettacoli ospitati e 19 per Torinodanza (appuntamento fisso dell’autunno piemontese, dall’11 settembre al 26 ottobre).
Un calendario di qualità che partirà il 7 ottobre con “Rumori fuori scena”, di Michael Frayn (regia di Valerio Binasco), e si concluderà il 7 giugno con “Uno sguardo dal ponte”, di Arthur Miller (regia di Binasco).
Insomma, una stagione intensa e ricca per continuare a festeggiare i successi del Teatro Stabile.

2018-2019
Nel corso dell’anno, è stato nominato un nuovo Direttore artistico del Teatro: Valerio Binasco. Al suo fianco, Fausto Paravidino per la ricerca e Gabriele Vacis per la formazione.

2016-2017
Il successo della scorsa stagione, iniziato con il festeggiamento dei 60 anni della fondazione teatrale e la consacrazione, grazie al riconoscimento statale come “Teatro nazionale”, hanno fornito un importante input per la programmazione futura, in un contesto dove il teatro, in generale, fa un po’ di fatica ad emergere.

Si partirà con “Il giardino dei ciliegi” di Anton Cechov, con la regia di Valter Malosti, e si concluderà il 23 maggio con la prima assoluta “Il nome della rosa” di Umberto Eco, e la regia di Leo Muscato (basato su un romanzo storico ambientato nel medioevo, tradotto in 47 lingue), per un totale di 64 spettacoli (incluso Torinodanza). Confermata la collaborazione in programma con il Circolo dei lettori.

Le parole del Direttore Artistico, Mario Mertone: “Sottolineavo l’anno scorso il fatto che il passaggio a Teatro Nazionale avveniva per noi in modo naturale e quanto abbiamo fatto lo ha dimostrato: i semi hanno fruttato al momento giusto, basterebbe pensare ai giovani neodiplomati della nostra scuola che si sono fatti valere in quasi tutte le nostre produzioni, mentre altri ex allievi sono già in giro con importanti compagnie. Abbiamo coltivato negli anni una compagine ampia e variegata di artisti che si ritrovano oggi su un orizzonte comune, capaci di parlare al pubblico e allo stesso tempo di osare sia sul piano formale che su quello politico, consapevoli che il teatro è vivo solo quando interroga la realtà. Alcuni di questi artisti sono piemontesi, altri no, in uno scambio proficuo di esperienze e linguaggi che arricchiscono anno dopo anno il nostro teatro. La stagione a venire va letta come il seguito della precedente, con essa infatti il piano triennale richiesto dal Ministero si squaderna del tutto consentendo al pubblico di guardare al paesaggio nell’insieme“.

2015-2016
Annata di successi. Alcuni numeri. Vendita biglietti a quota 264.000, numero abbonati salito a 18.000 (il dato precedente era circa 16.000). 20 premi dalla critica nelle ultime stagioni e spettacoli importati da paesi europei, Stati Uniti e Cina.

Il Direttore, Mario Martone, ha detto: “Il passaggio a Teatro Nazionale implica naturalmente anche delle sfide nuove, più ampie, più radicali: non ho dunque esitato nel decidere di mettere in scena La morte di Danton di Georg Büchner, un testo che raramente viene rappresentato, ma che avrei sempre voluto affrontare“.

La Presidente, Evelina Christillin, ha dichiarato: “La fitta trama che lega tra loro titoli, autori e interpreti esprime il rapporto indissolubile nel teatro d’arte tra valore civile, sociale e politico e dimensione culturale ed estetica. E la direzione artistica di Mario Martone insisterà su elementi distintivi che vanno a consolidare l’identità plurale e peculiare costruita stagione dopo stagione, dialogando da primus inter pares con artisti importanti che in Piemonte sono nati o si sono formati“.

Lascia un commento